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Roger Waters: "Il tour è un'accusa contro la distopia aziendale"

Non una parola sulla reunion dei Pink Floyd, ma il musicista dice: "Suonerò quelle canzoni".
Roger Waters: "Il tour è un'accusa contro la distopia aziendale"

Non una parola sulla reunion dei Pink Floyd, o di quel che ne rimane, dopo che David Gilmour e Nick Mason sono recentemente tornati ad unire le loro forze per una buona causa, un inedito - "Hey hey rise up" - in sostegno alla popolazione ucraina. Roger Waters non se l'è lasciata sfuggire negli scorsi giorni, quando il tema era di tendenza, e continua a non lasciarsela sfuggire. Il musicista, che condivise per l'ultima volta il palco con gli ex compagni di band nel 2005, diciassette anni fa, sembra quasi voler ignorare la notizia dello scongelamento del marchio Pink Floyd da parte di Mason e Gilmour (contro il quale Waters ha più volte puntato il dito negli ultimi tempi: "Pensa che sia tutto di sua proprietà, che i Pink Floyd siano lui e che la band sia di sua proprietà perché io ho lasciato", ha detto, tra le altre cose). In un nuovo post condiviso sui suoi canali social ufficiali l'ex membro della leggendaria rock band britannica fa un solo riferimento ai Pink Floyd, quando anticipa la scaletta dei concerti del suo nuovo tour, "This is not a drill", che partirà il 6 luglio da Pittsburgh e lo terrà impegnato nelle principali città del Nord America fino a ottobre, per poi chiudere con due show a Città del Messico.

Waters ha fatto sapere che nella scaletta dei concerti della tournée non mancheranno alcuni brani simbolo del repertorio dei Pink Floyd, di cui ha fatto parte fino al 1985. E parlando di sé in tera persona scrive:

Lo spettacolo include una dozzina di grandi canzoni della golden era dei Pink Floyd insieme a molte nuove, parole e musica, stesso scrittore, stesso cuore, stessa anima, stesso uomo.

Nessun riferimento alla guerra tra Ucraina e Russia (Waters, nelle scorse settimane, aveva espresso il suo pensiero, tanto critico nei confronti della Russia quanto degli Stati Uniti, e aveva definito i presidenti americani "gangster Washington Hawks", ritenendoli responsabili di conflitti da decenni), ma del concept dei concerti scrive: 

This Is Not A Drill è una nuova rivoluzionaria stravaganza rock an roll/cinematografica, eseguita a tutto tondo, è una straordinaria accusa contro la distopia aziendale in cui tutti lottiamo per sopravvivere e un invito all'azione ad amare, proteggere e condividere il nostro prezioso e precario pianeta, che è la nostra casa.

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